26 Set 2018

Ottobre mese della prevenzione. Scopriamo di più sul cancro

Che cos’è la farmaco-prevenzione?

La farmaco-prevenzione consiste nell’impiego di medicinali, vitamine o altre sostanze in grado di ridurre il rischio di sviluppare una o più malattie.

Sebbene alcune di questi approcci siano molto promettenti, nessuno di loro allo stato attuale può sostituire uno stile di vita sano. L’idea è di integrare tali sostanze con la dieta e l’attività fisica nelle persone a maggior rischio di ammalarsi di cancro.

Il nome “farmaco-prevenzione” è impreciso dal momento che, oltre ai veri e propri farmaci, possono essere utilizzati anche oligoelementi, sali minerali o vitamine. Anche “chemio-prevenzione“, un altro termine impiegato per definirla, può trarre in inganno, dal momento che potrebbe richiamare la chemioterapia. Per questo recentemente si è proposto di definirla semplicemente terapia preventiva.

L’idea della terapia preventiva attraverso farmaci o altre sostanze attive non è nuova.

In cardiologia il suo uso è ben consolidato nelle persone con fattori di rischio: l’aspirina a basse dosi nelle persone che hanno fattori di rischio cardiovascolari, o i farmaci che abbassano la pressione sanguigna o il colesterolo, vengono assunti da milioni di persone per ridurre la probabilità di un infarto o un ictus. Anche la terapia dell’osteoporosi non è altro che una prevenzione delle fratture ossee nei soggetti con un fattore di rischio (ridotta densità ossea, osteopenia o osteoporosi).

Ora si sta cercando di applicare questo approccio anche al cancro: la terapia preventiva è allo studio per evitare sia lo sviluppo di un cancro in persone ancora sane ma ad aumentato rischio (prevenzione primaria), sia una nuova malattia tumorale in chi ne ha già avuto una o ha avuto una pre-cancerosi. In questo caso si tratta di prevenzione secondaria.

Recenti studi epidemiologici e di laboratorio indicano che farmaci preventivi per altre malattie, come l’aspirina o l’antidiabetico metformina, potrebbero essere utili anche per prevenire lo sviluppo delle metastasi in persone con un tumore in remissione. In questo caso si tratta di prevenzione terziaria.

Quali caratteristiche dovrebbe avere una terapia preventiva a base di farmaci?

La farmaco-prevenzione è un trattamento somministrato a persone sane che hanno un rischio aumentato di sviluppare il cancro. Per questo le caratteristiche della terapia devono essere ben precise:

  • Il farmaco deve aver dimostrato di ridurre il rischio di uno o più tipi di cancro abbastanza frequenti da giustificare il trattamento su grandi numeri di individui;
  • deve essere sicuro e provocare effetti collaterali minimi, tali da poter essere facilmente controbilanciati dal beneficio che ci si attende;
  • deve avere un costo accessibile.

L’assunzione di vitamine, minerali e oligoelementi può essere considerata una forma di farmaco-prevenzione?

Non ancora. Il consumo regolare di frutta e verdura all’interno di uno stile alimentare sano sembra in grado di prevenire diverse forme tumorali contrastando i processi ossidativi che avvengono nelle cellule e favoriscono il cancro. La dieta non può però essere considerata una forma di farmaco-prevenzione perché a oggi non siamo ancora in grado di identificare con precisione quali siano le sostanze preventive che la caratterizzano.

La domanda che si sono posti in questi anni i ricercatori è se sia possibile estrarre vitamineminerali e oligoelementi da frutta, verdura e altre piante, allo scopo di riprodurre tali sostanze in laboratorio e farne dei prodotti analoghi ai farmaci.

Si è tentato con le pillole di vitamine, che però si sono dimostrate poco efficaci per prevenire i tumori. Sono in corso studi con la vitamina D che sembrano molto promettenti per la prevenzione del cancro del colon. Altre sostanze vegetali che possono essere assunte con l’alimentazione (quali ad esempio il tè verde, la curcuma, il mirtillo) sono attualmente in fase di studio all’interno di studi clinici.

In quali casi è già usata la farmaco-prevenzione?

A oggi l’unico uso consolidato di terapia preventiva è nel tumore al seno. Da anni il tamoxifene, un medicinale appartenente alla classe dei “modulatori selettivi del recettore degli estrogeni” (SERM) è impiegato come prevenzione secondaria in donne che hanno già avuto un tumore al seno. Il trattamento riduce infatti la probabilità che la malattia possa ricomparire nella stessa mammella (se è stata effettuata una chirurgia conservativa) o in quella controlaterale.

L’efficacia di queste molecole deriva dal fatto che in quasi quattro tumori al seno su cinque la crescita è legata alla presenza dei recettori per gli ormoni estrogeni: il tamoxifene “inganna” i recettori sulla superficie delle cellule assumendo per così dire le sembianze degli estrogeni, senza però produrre gli stessi effetti.

La prevenzione delle recidive del cancro al seno è l’unico utilizzo possibile del tamoxifene?

Per il tamoxifene e gli altri recettori degli estrogeni negli ultimi anni si è affermato un nuovo utilizzo: la prevenzione primaria del cancro al seno nelle donne sane, ma a maggior rischio di sviluppare la malattia.

Nel 2013 è stata pubblicata una metanalisi, cioè una valutazione combinata di più studi sullo stesso argomento, che ha preso in considerazione più di 80.000 donne che hanno partecipato a sperimentazioni cliniche, tra cui oltre 5.000 donne italiane. La ricerca ha permesso di concludere che il tamoxifene e gli altri modulatori selettivi del recettore degli estrogeni, assunti da donne sane ma a maggior rischio di sviluppare il cancro al seno, riducono il rischio di ammalarsi del 40%. Inoltre gli effetti del trattamento preventivo si mantengono negli anni successivi.

Per questa ragione, la Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia statunitense responsabile del controllo su alimentazione e farmaci, ha approvato l’uso del tamoxifene e dell’analogo raloxifene per la prevenzione primaria nelle donne ad alto rischio di sviluppare tumore al seno. Il rischio è statodefinito diversi anni fa con il modello di Gail, uno strumento interattivo progettato da scienziati del National Cancer Institute e dal National Surgical Adjuvant Breast e Bowel Project (NSABP) per stimare il rischio di una donna di sviluppare il cancro al seno invasivo. All’agenzia americana ha fatto seguito anche il National Institute for Health and Care Excellence (NICE), l’organismo che determina le scelte del servizio sanitario inglese in fatto di terapie da fornire ai cittadini. Il NICE ha consigliato che il trattamento sia offerto a tutte le donne ad alto rischio, definito il questo caso da un diverso algoritmo, il modello di Tyrer-Cuzick.

Altri farmaci che agiscono sui meccanismi di regolazione ormonale, in particolare l’exemestane e l’anastrozolo, sono allo studio e se i risultati saranno positivi in futuro potrebbero essere utilizzati come alternative agli attuali farmaci preventivi.

 

 

 

 

Fonte: http://www.airc.it/cancro/prevenzione-tumore/prevenzione-per-tutti/farmaco-prevenzione

26 Set 2018

Le farmacie Palomba con AIRC per la ricerca

Le tre farmacie del gruppo Palomba, parteciperanno dal 1 ottobre al mese dedicato alla sensibilizzazione sul tumore al seno, il più frequente nel genere femminile con circa 50.000 nuovi casi in Italia solo nel 2017*. AIRC, da oltre 50 anni il principale polo privato di finanziamento della ricerca oncologica italiana, ha fatto della lotta al tumore al seno una delle battaglie più importanti, destinando solo negli ultimi 5 anni oltre 50 milioni di euro alla ricerca su questa neoplasia.

Regala a te e ai tuoi amici un piccolo grande pensiero per sostenere la ricerca sul tumore al seno.
Un simbolo universalmente riconosciuto della lotta a questa patologia, un nastro che è ancora incompleto e che ha bisogno del tuo aiuto per completarsi e per raggiungere così il 100% di sopravvivenza.
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Ripeti questa operazione quante più volte possibile: ogni spilletta rappresenta un passo verso il 100%!

 

20 Set 2018

Miamo Day alla Farmacia Rovigliano

Appuntamento con la bellezza martedì 25 settembre dalle ore 9.00 alla farmacia Rovigliano.

Un trattamento estetico gratuito con la professionalità delle esperte Miamo  ed una consulenza personalizzata dedicata alla tua pelle e alla tua bellezza.

 

Ci vediamo in farmacia.

19 Set 2018

Noi crediamo nel potere del colore

Il colore trasforma.

Il colore evoca emozioni e significati.

Il colore ha il potere di cambiare i comportamenti, ridefinire la cultura e persino migliorare il nostro mondo.

Per questi motivi, stiamo abbracciando la nostra eredità in un modo nuovo, sfruttando l’idea che “Il colore è la risposta”, come messaggio del nostro marchio. Questo concetto è qualcosa che va oltre il prodotto, è una missione globale per trasformare il mondo con il colore.

Miriamo ad abbracciare il potere del colore, mostrando come il colore abbia il potere di cambiare il modo in cui una persona si sente, racconta storie, stimola conversazioni e ispira. In accordo con i nomi delle sfumature che scatenano le emozioni di We the Female fino a My Chihuahua Bites, speriamo di contribuire a plasmare le nuove tendenze e ridefinire la cultura.

 

05 Set 2018

Scegli la tua routine, con Vichy

Le promozioni d’autunno partono forte con Vichy, in tutte le farmacie del gruppo Palomba.

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31 Ago 2018

Approfondimento. Con la dieta mediterranea, si vive più a lungo.

Una nuova ricerca ci dice non solo che la dieta mediterranea è un elisir di lunga vita, ma che non si è mai troppo anziani per iniziarla.

Lo studio, condotto dal dipartimento di Epidemiologia e prevenzione dell’Istituto Neurologico Mediterraneo Pozzilli (Neuromed), è stato pubblicato sul British Journal of Nutrition ed è forte dei dati raccolti attraverso l’osservazione di 5mila soggetti d’età superiore ai 65 anni, seguiti per otto anni. È una parte del campione che ha partecipato al Moli-sani study, un ampio programma di ricerca iniziato nel 2005 per indagare i possibili fattori genetici e ambientali alla base di malattie cardiovascolari, cancro e patologie degenerative: lo studio ha riguardato 25mila cittadini del Molise, trasformando un’intera regione in un grande laboratorio. In aggiunta ai dati “molisani”, il team del Neuromed ha passato in rassegna anche altri studi epidemiologici pubblicati in altri Paesi, per un totale di circa 12mila soggetti esaminati.

“La nostra ricerca indica chiaramente – dicono i ricercatori – che la dieta mediterranea è un autentico scudo salvavita, capace di ridurre in modo significativo il rischio di mortalità nella popolazione anziana”. Nei soggetti che seguono questo regime alimentare è stato riscontrato un calo del 25 per cento delle cause di morte. E l’effetto è progressivo. “Più il nostro regime alimentare rispecchia la dieta mediterranea tradizionale, maggiore è il ‘guadagno’ in termini di riduzione del rischio di mortalità” spiega Licia Iacoviello, responsabile del laboratorio di Epidemiologia molecolare e nutrizionale del Neuromed.

Gli effetti benefici della dieta mediterranea sono associati a un alto consumo di grassi monoinsaturi, presenti nell’olio d’oliva, e di pesce, ma non va trascurato neanche il ruolo del vino durante i pasti. “I nostri dati confermano quello che era stato già osservato in molti studi epidemiologici e metabolici, ovvero che un moderato consumo di bevande alcoliche, se inserito nel contesto dei cibi mediterranei, rappresenta un fattore protettivo per la nostra salute” commenta Marialaura Bonaccio, prima autrice dello studio.

Da qui gli scienziati rilanciano ruolo e importanza della dieta mediterranea. “I dati dicono che nel giro di pochi anni gli over 65 rappresenteranno circa un quarto della popolazione europea. È necessario studiare e individuare i fattori che non solo aiutano a vivere più a lungo, ma che aiutano anche a vivere bene – dice Giovanni De Gaetano, direttore del dipartimento di Epidemiologia del Neuromed – Dobbiamo aggiungere vita agli anni, non solo anni alla vita. Il nostro studio offre basi robuste per promuovere un regime alimentare salutare ispirato ai principi della dieta mediterranea, anche tra le persone più anziane”.

 LA DIETA MEDITERRANEA

Riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, la dieta mediterranea fu scoperta da Kyes durante un soggiorno in Italia negli anni ’50. Il biologo americano rimase colpito dalla bassa incidenza di patologie cardiovascolari e di disturbi gastrointestinali in regioni dell’Italia meridionale, come la Campania. Non poteva essere un caso, pensò. Fu lui ad avviare il primo studio pilota, coinvolgendo gli abitanti del comune calabrese di Nicotera, per dimostrare gli effetti salutari del regime alimentare diffuso nelle regioni del Sud Italia. Nel ’62 si trasferì a Pioppi, in Campania, per continuare i suoi test: i risultati delle ricerche, andate avanti per decenni, sono stati raccolti poi nel volume Eat well and stay well (Mangiare bene e stare bene). 

 

Fonte: https://www.repubblica.it/salute/alimentazione-e-fitness/2018/08/31/news/non_e_mai_troppo_tardi_per_passare_alla_dieta_mediterranea-205240581/?ref=RHPPRT-BS-I0-C4-P1-S1.4-F4

09 Ago 2018

Guida definitiva agli aperitivi senza glutine

Dal blog Shaer una guida completa per realizzare il tuo aperitivo, senza glutine.

Tutti i prodotti utilizzati li trovi, ovviamente, presso lo store Farmacie Palomba, in piazza Imbriani a Torre Annunziata.

Serate d’estate – cosa facciamo? Perché non proviamo a proporre ad amici e/o parenti un bel aperitivo o addirittura un’apericena all’aperto?

Preparare un aperitivo estivo non è molto difficile, ed è oltretutto anche divertente. Possiamo trovare tantissime ricette facili di cocktail e stuzzichini nei libri o in internet. Troviamo suggerimenti anche per la presentazione perfetta dei cocktail, cioè quale tipo di bicchiere da usare, come decorarli con per esempio una fettina di limone, il ghiaccio e/o l’ombrellino di carta.

Luoghi adatti per offrire un aperitivo possono essere un giardino, un balcone, una terrazza, un bordo piscina (per chi la possiede) e per fare un po’ di atmosfera mettiamo delle candele (anche profumate) invece di accendere le luci. Poi, una cosa che mi piace particolarmente, giochiamo con i colori. L’estate è una stagione allegra, allora sottolineiamolo con tovaglie, tovaglioli, bicchieri e piattini coloratissimi e magari distribuiamo anche alcuni fiori in varie sfumature di colore sui tavoli.

Finito la parte decorativa passiamo adesso alle cose serie , cioè il bere e mangiare da offrire.

Qui vi proponiamo alcune ricette di cocktail facili da realizzare e in seguito varie proposte di fingerfood e stuzzichini, perché un aperitivo/apericena di successo è composto da entrambi – bere e mangiare!!

Partiamo con dei cocktail classici, per alcuni però è richiesta un po’ di esperienza:

NEGRONI

  • Grado alcolico: abbastanza alto
  • Ingredienti:
  • 1/3 (3 cl) di gin
  • 1/3 (3 cl) di bitter rosso
  • 1/3 (3 cl) di vermut rosso
  • 1 fetta d’arancia
  • Bicchiere consigliato: Tumbler basso
  • Procedimento: Lo preparate direttamente nel bicchiere: versate del ghiaccio (non troppo) nel bicchiere, raffreddatelo, scolate l’acqua, aggiungete tutti gli ingredienti e mescolate. Decorate con una fetta d’arancia.

BELLINI

  • Grado alcolico: abbastanza basso
  • Ingredienti:
  • 10 cl di Spumante o Prosecco o Champagne
  • 5 cl di nettare di pesca bianca
  • 1 fetta di pesca noce
  • Bicchiere consigliato: Flute
  • Procedimento: Lo preparate direttamente nel bicchiere: versate il nettare nella flute e aggiungete piano piano lo spumante o prosecco o champagne. Infine decorate con una fetta di pesca noce.

LONG ISLAND ICE TEA

  • Grado alcolico: molto alto
  • Ingredienti:
  • 1,5 cl di gin
  • 1,5 cl di rum bianco
  • 1,5 cl di tequila
  • 1,5 cl di Triple sec
  • 1,5 cl di vodka
  • 2,5 cl di succo di limone
  • 3 cl di sciroppo di zucchero
  • cola per completare
  • scorze di limone e lime
  • Bicchiere consigliato: Highball
  • Procedimento: Lo preparate direttamente nel bicchiere: mettete il ghiaccio, poi aggiungete tutti gli alcolici, il succo e lo sciroppo e infine completate con la cola. Mescolate e poi decorate con scorze di limone e lime.

MOJITO

  • Grado alcolico: abbastanza alto
  • Ingredienti:
  • 4 cl di rum bianco cubano
  • 3 cl di succo di lime
  • 7 foglioline di menta
  • 2 cucchiai di zucchero di canna bianco raffinato
  • ghiaccio
  • soda
  • Bicchiere consigliato: Tumbler alto
  • Procedimento: Lo preparate direttamente nel bicchiere: mettete 2 cucchiaini di zucchero di canna bianco e il succo di lime. Mescolate, aggiungete la menta e schiacciatela delicatamente con il pestello. Aggiungete il ghiaccio, il rum e infine una spruzzata di soda. Decorate con un rametto di menta e una fetta di lime.

WHISKEY SOUR

  • Grado alcolico: medio
  • Ingredienti:
  • 4,5 cl di bourbon whiskey
  • 3 cl di succo di limone
  • 1,5 cl di sciroppo di zucchero
  • Bicchiere consigliato: calice o bicchiere old fashioned
  • Procedimento: Lo preparate nello shaker. Colmate lo shaker di ghiaccio, versate tutti gli ingredienti e agitate bene. Poi versate, filtrando, nel bicchiere pieno di ghiaccio e decorate con una fetta d’arancia e una ciliegina al maraschino.

MANHATTAN

  • Grado alcolico: molto alto
  • Ingredienti:
  • 5 cl di whiskey canadese
  • 2 cl di vermut rosso
  • 1 ciliegia al Maraschino
  • Angostura
  • ghiaccio
  • scorzetta di limone
  • Bicchiere consigliato: Coppetta
  • Procedimento: Lo preparate in un mixing glass. Mettete del ghiaccio, aggiungete una goccia di angostura e poi versate il whiskey insieme al vermut rosso. Mescolate delicatamente. Mettete una ciliegina al maraschino nella coppetta e versate, trattenendo il ghiaccio con lo strainer. Decorate con una scorzetta di limone.

DAIQUIRI STRAWBERRY

  • Grado alcolico: abbastanza basso
  • Ingredienti:
  • 3 fragole fresche
  • 2,5 cl di liquore di fragola
  • 3,5 cl di rum bianco
  • 1,5 cl di succo di lime
  • ghiaccio
  • Bicchiere consigliato: Coppetta
  • Procedimento: Lo preparate nello shaker. Mettete del ghiaccio, aggiungete gli altri ingredienti tranne le tre fragole fresche. Mescolate agitando lo shaker. Versate nella coppetta trattenendo il ghiaccio con lo strainer. Decorate con le fragole fresche.

MARGARITA

  • Grado alcolico: alto
  • Ingredienti:
  • 3,5 cl di tequila
  • 2 cl di triple sec
  • 1,5 di succo fresco di lime o limone
  • ghiaccio
  • sale
  • Bicchiere consigliato: Coppetta
  • Procedimento: Ghiacciate la coppetta e con una fetta di lime bagnate il bordo del bicchiere. Immergete il bordo nel sale e girate velocemente, scuotete per togliere l’eccesso. Mettete il tequila, il triple sec e il succo di limone/lime insieme al ghiaccio in uno shaker e scuotete per 12 secondi. Versate nella coppetta trattenendo il ghiaccio con lo strainer. Decorate con una fetta di lime.

PINA COLADA

  • Grado alcolico: medio
  • Ingredienti:
  • 3 cl di rum bianco
  • 9 cl di succo d’ananas fresco
  • 3 cl di crema di cocco
  • ghiaccio tritato
  • 1 fetta di ananas
  • 1,5 cl di lime appena spremuto
  • 1 spicchio di ananas e le foglie del frutto, ciliegina e ombrellino per guarnire
  • Bicchiere consigliato: Calice a tulipano
  • Procedimento: In un frullatore versate il rum, il succo d’ananas, il latte di cocco, 1 fetta di ananas, il lime e il ghiaccio tritato. Frullate per circa 15-20 secondi, finché non risulta spumoso. Versate nel calice e guarnite con lo spicchio d’ananas, le foglie, la ciliegina e l’ombrellino.

I cocktail sopra descritti sono dei cosiddetti cocktail al bicchiere. Ora vi proponiamo due ricette (una spagnola e una tedesca) dove potete preparare subito una quantità più abbondante.

SANGRIA

  • Ingredienti per 6 persone:
  • 1 bottiglia di vino rosso
  • 30 ml di brandy
  • 2 pesche
  • 1 mela
  • 5 arance
  • 1 stecca di cannella
  • 40 gr di zucchero di canna
  • Procedimento: Versate il succo di 4 arance in un recipiente e aggiungete la stecca di cannella. Lavate, sbucciate e tagliate a cubetti le 2 pesche, la mela e l’arancia. Unite la frutta al succo d’arancia. Versate il brandy e aggiungete lo zucchero di canna e il vino rosso. Lasciate riposare il tutto in frigo per almeno cinque ore e servitela con qualche cubetto di ghiaccio in una brocca ampia.

BOWLE

  • Ingredienti per 6 persone:
  •  1000 ml di vino bianco
  • 4 cucchiai di zucchero di canna
  • 2 bustine di vanillina
  • 500 ml di prosecco
  • 10 steli di asperula
  • 2 steli di menta
  • 4 fette di limone fresche
  • Procedimento: Sciogliete lo zucchero e la vanillina nel vino, aggiungete gli steli dell’asperula e della menta per circa 30-45 minuti, facendo attenzione che la parte recisa non tocchi il vino. Togliete gli steli e riponete nel frigo per un paio d’ore. Nel frattempo fate congelare le fette di limone. Aggiungete il prosecco e decorate con le fette di limone congelate.

Se non avete molto tempo o pensate di improvvisare un’aperitivo all’ultimo minuto o non ve la sentite di preparare i vari cocktail, potete benissimo offrire dell’ottimo Prosecco o una delle varie birre artigianali che ormai si trovano senza glutine e per chi preferisce stare sul leggero durante l’aperitivo, mettiamo in tavola gli analcolici classici come acqua tonica, succhi tropicali e bibite gassate (coca, cedrate, chinotti, gassose e spume).

Fatto la nostra scelta per le bevande da offrire, dedichiamoci ai cibi:

Patatine, noccioline, pizzette, olive e vari salatini (tipo SalinisSaltì) non devono mai mancare sulla nostra tavola del aperitivo, ma magari vi piace offrire anche qualcosa di più elaborato. Lasciatevi ispirare dalle seguenti ricette:

Bruschette o Crostini: Pan arrostito condito con dadini di pomodoro, foglie di basilico, sale e dell’ottimo olio di oliva extravergine o in alternativa possiamo condire il pan arrostito con creme al formaggio, affettati, tonno e cipolle, pesce affumicato come il salmone decorato con una fettina sottile di limone.

 

Tramezzini come per esempio il sandwich con zucchine grigliate e formaggio gouda

Pinzimonio di verdure crude con salsa guacamole, tartara o verde (da comprare già pronte)

Grissini con prosciutto cotto o crudo arrotolato intorno

Spiedini:

  • pomodorini, mozzarelline, foglie di basilico
  • vari qualità di melone (fatto a palline con l’aiuto di un cucchiaio) alternate a mozzarelline
  • prosciutto e melone: inserire melone tagliato a cubetti e fette di prosciutto crudo arrotolate negli spiedini
  • con feta greca e pomodori a cubetti, cetriolo e cipolla rossa a fettina e olive nere snocciolate

Tartine di salmone e crema al formaggio: Tagliate a triangolini delle fette di pane (per esempio sandwich ai semi), disponete sopra la crema al formaggio, adagiate una fettina di salmone affumicato.

Rotolini di piadina ripieni: Scaldate la piadina (consiglio i wraps che sono più morbidi e perciò si lavorano meglio) su una padella. Farcitela come più vi piace, per esempio con formaggio spalmabile, prosciutto cotto, insalata, pomodori, mozzarella. Dopodiché arrotolatela e tagliatela in maniera da formare dei rotolini.

Dolci

Cheesecake pops

  • Ingredienti per circa 24 lollipops:
  • 675 g di formaggio spalmabile
  • 150 g di zucchero
  • 75 ml di panna acida
  • 3 cucchiai di farina Mix C – Mix Dolci
  • 1 bustina di vanillina
  • 1 pizzico di sale
  • 3 uova
  • 24 bastoncini di lolly pops o stecchini per spiedini
  • Per decorare:
  • 140 g di cioccolato bianco e 140 g di cioccolato fondente
  • mini gocce di cioccolato, cocco grattugiato, codette arcobaleno, granella di nocciole
  • Procedimento: Riscaldate il forno a 180°C. Mettete in una ciotola il formaggio e lo zucchero e sbattete con le fruste elettriche finché non sarà cremoso. Incorporate la panna acida e continuate a sbattere. Aggiungete la farina, la vanillina, il sale e mescolate bene. Infine incorporate le uova, uno alla volta. Versate il composto in una teglia a cerniera da 23 cm di diametro. Infornate e cuocete per circa 50 minuti. Lasciate raffreddare su una gratella per circa 1 ora, quindi riporrete in frigo per almeno 3 ore o per una notte. Con un porzionatore per gelato, prelevate delle palline di cheesecake da circa 4 cm di diametro. Adagiatele su una teglia foderata con della carta da forno. Infilzate un bastoncino in ciascuna pallina e quindi riporrete la teglia in freezer per circa 30 minuti. Infine sciogliete il cioccolato bianco e fondente in due pentolini distinte e intingetevi ciascun lolli-pop di cheesecake. Quindi passatelo nel cocco o nelle mini gocce di cioccolato o nelle codette o nella granella e nuovamente sulla teglia. Conservate in frigo fino al momento di servire.

Petit fours al cioccolato

  • Ingredienti per circa 20 petit fours:
  • 200 g di cioccolato bianco
  • 125 g di cioccolato fondente
  • 100 g di burro
  • 200 g di strutto
  • 3 uova
  • 150 g di zucchero
  • 1 pizzico di sale
  • 160 g di farina Mix C – Mix Dolci
  • 3 cucchiai di cacao
  • 1/2 bustina di polvere lievitante
  • 80 g di noccioline grattugiate
  • Procedimento: Riscaldate il forno a 180 gradi. Fate sciogliere in un pentolino la cioccolata con il burro e lo strutto. Mentre raffredda un po’, con le fruste elettriche sbattete le uova con lo zucchero e il sale finché non sono cremose. Aggiungete il composto cioccolatoso, la farina, le noccioline, il lievito e il cacao. Versate il tutto in una teglia rettangolare e cuocete per circa 30 minuti. Fate raffreddare e tagliate in piccoli quadrati. Spolverate a piacere con un po’ di zucchero a velo.

Semifreddo alle fragole (o in alternativa con frutti di bosco)

  • Ingredienti:
  • 1 confezione di Savoiardi
  • 250 g di mascarpone
  • 250 ml di panna liquida
  • 400 g circa di fragole (o frutti di bosco)
  • 2 cucchiai di zucchero a velo
  • 1 cucchiai di miele
  • il succo di un arancia, di un limone e di una mela
  • mezzo cucchiaino di pasta di vaniglia Bourbon
  • Procedimento: Mettete le fragole tagliate a pezzetti in una ciotola e spruzzateci il succo di mezzo limone e un cucchiaio di zucchero. Lasciate macerare per circa 20 minuti. Montate la panna insieme la mascarpone con il miele e lo zucchero rimasto. Riponete la crema in frigo. Scolate le fragole e conservate il succo al quale aggiungete il succo di mela e arancia. Foderate uno stampo di alluminio (usa e getta di cm 12 x 24) con pellicola alimentare facendo in modo che i lembi laterali siano molto abbondanti. Bagnate ogni biscotto nel succo e create una base di savoiardi nello stampo. Coprite con metà della crema e metà delle fragole. Sovrapponete un secondo strato di savoiardi bagnati e coprite con l’altra metà della crema e le rimanenti fragole. Adesso chiudete il dolce con l’ultimo strato di savoiardi bagnati, ricoprite con i lembi della pellicola e mettetelo in freezer per circa 2/3 ore. Servite con della salsa di fragole o fragole fresche.

Macedonia di frutta di stagione arricchito con succo d’arancia

Ah, un suggerimento: Lo sapevate che dal1° di luglio fino al 30 di settembre è attivo un nuovo concorso a premi sul sito Schär? IL CONCORSO APERITIVO!!!

Acquistate un Promo Box Aperitivo nei punti vendita aderenti: se trovate il Salti d’oro, potete partecipare al concorso inserendo il codice allegato su www.aperitivosenzaglutine.it. In palio per 15 fortunati un Set Aperitivo Brandani e una fornitura di prodotti Schär.

E adesso: BUON APERITIVO A TUTTI!!!! 🥨🥂

 

Fonte: http://blog.schaer.com/it/assapora/aperitivo-estivo-con-molto-gusto-e-senza-glutine.html

 

03 Ago 2018

La colazione contro i colpi di calore

Scipione, Caronte e Nerone hanno surriscaldato le nostre città, portando disagi anche per la salute. Con le temperature da bollino rosso il primo pericolo è il colpo di calore. «Si presenta quando la temperatura esterna è molto alta ma la persona non riesce a disperdere il calore dal corpo – spiega Niccolò Marchionni, docente di Gerontologia e geriatria all’Università di Firenze -. I soggetti più a rischio sono i bambini, gli anziani e le donne durante il ciclo mestruale». Possono soffrire di colpi di sole e calore anche le persone che praticano un’attività fisica molto impegnativa durante le ore più calde e «chi non fa colazione al mattino rischia di più a causa di una carenza di zuccheri nel sangue che unita al caldo rende l’organismo molto più vulnerabile».

BERE ACQUA – Qualora vi siano i primi sintomi di spossatezza abnorme, disorientamento, confusione mentale acuta, tipici del colpo di calore, il consiglio è andare subito in un luogo fresco, ombrato e ventilato. «Con il colpo di calore si perdono anche molti liquidi, dunque fondamentale è bere molta acqua evitando bibite zuccherate» precisa Marchionni. Per l’alimentazione è noto che con l’afa bisogna evitare cibi grassi o troppo dolci, mentre è assolutamente consigliato mangiare frutta e verdura. Si può anche aumentare un pochino l’uso di sale, ma senza esagerare.

 

Fonte: https://www.corriere.it/salute/nutrizione/12_agosto_08/colpi-calore-sale_72f74b52-e12e-11e1-9040-4b74873c03cd.shtml

25 Lug 2018

Pizza senza glutine? Tre ricette alternative

Un blog seguito e sempre pieno zeppo di novità quello di Shar dedicato al mondo #glutenfree.

Oggi, dal blog, firmato da Elena troviamo un simpatico articolo che ci racconta come preparare la pizza senza glutine in tre facili versioni.

In quanti modi si può preparare una pizza alternativa, che sia anche senza glutine?

Quando pensiamo alla pizza, subito ci vengono in mente immagini gustose e fragranti di impasti farciti con pomodoro e mozzarella. Pensiamo alle infinite varianti di pizza: tonda al piatto, in teglia, al trancio, integrale, senza lievitazione ecc. ecc.

E se vi dicessi che esistono anche modi per prepararla con una base naturalmente priva di glutine, cosa mi rispondereste?

Oltre agli impasti con farine naturalmente prive di glutine (cioè preparati con mix naturali di farina di riso, di mais, di grano saraceno, che comunque necessitano di ben precise proporzioni oppure dell’aggiunta di addensanti come lo xantano per ottenere un impasto elastico e lavorabile), vi suggerisco tre versioni di simil-pizza che non deluderanno i vostri ospiti. Si tratta infatti di piatti che assomigliano esteticamente alla pizza, ma che utilizzano per la preparazione materie prime vegetali e che non contengono glutine.

Le tre ricette alternative per la pizza che preparo spesso con grande soddisfazione dei mie bimbi sono:

– la pizza di patate

– la pizza di riso

– la pizza di cavolfiore.

Le ricette che vi propongo vi consentiranno di realizzare un pizza tra i 20 e i 26 cm di diametro, e se preferite potrete cambiarne la farcitura a piacere per assecondare i vostri gusti!

Pizza di patate allo speck (teglia da 24-26 centimetri)

350-400g patate

50-60g Mix B Mix Pane Schär

1 uovo

30g burro

2 cucchiai di parmigiano grattugiato

Sale, pepe q.b.

per la farcitura:

speck

mozzarella

Lessare le patate tra i 30 e i 50 minuti (in base alla grandezza), schiacciarle e mescolarle in una ciotola con l’uovo, il burro, il parmigiano, sale e pepe. Aggiungere la farina e impastare fino ad ottenere un bel panetto morbido. Stendere l’impasto su  carta da forno, con il matterello. Infornare la base in forno già  caldo a 200° per una ventina di minuti. Estrarre la teglia dal forno e guarnire con cubetti di mozzarella e fette di speck. Lasciar cuocere per altri 10 minuti a 200°, e poi gli ultimi 5 con la sola funzione il grill accesa. Vedrete che bella crosticina croccante!

Pizza di riso al prosciutto (teglia da 20 centimetri)

300g riso

30g Burro

20g parmigiano

1 uovo

per la farcitura:

Prosciutto cotto

scamorza

Lessare il riso, come riportato sulla confezione e ancora caldo, mescolarlo in una ciotola con il burro, il parmigiano e l’uovo. Schiacciarlo con un cucchiaio nello stampo da 20-22cm, e cuocerlo a 180° per 20 minuti, finchè non apparirà dorato. Guarnirlo con fette di scamorza e prosciutto cotto e cuocere per altri 10 minuti a 200°. Sfornare e lasciar intiepidire prima di servire.

Pizza margherita di cavolfiori (teglia da 24-26 centimetri)

500g cavolfiore tagliato a cimette

2 albumi (da uova medie)

2 cucchiai parmigiano grattugiato

Sale, pepe q.b.

per la farcitura:

Mozzarella fiordilatte

Passata di pomodoro

Per la pizza di cavolfiore si parte tritando con il robot da cucina un cavolfiore (da circa 500-600g) e mescolandolo con 2 albumi, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, sale e pepe. Mescolando il composto, otterrete un impasto morbido, da stendere con un cucchiaio nella teglia rivestita di carta da forno. Infornare per una ventina di minuti in forno caldo a 200°, quindi guarnire con passata di pomodoro e mozzarella. Cuocere a 220° per 8-10 minuti fino a doratura.

Se cercate consigli e suggerimenti per preparare la pizza classica in versione gluten-free, potete leggere il mio post sulla pizza fatta in casa, se invece senza far fatica volete gustarvi una pizza cotta in forno a legna, anche in versione con mozzarella senza lattosio, provate la pizza surgelata Schaer, a me piace tanto!

In più volevo dirvi che è partito dallo scorso venerdì un nuovo concorso a premi sul sito schaer: il GiroPizza Schär!

Partecipate caricando la vostra ricetta regionale di farcitura della pizza surgelata Schär e potrete vincere premi istantanei settimanali oppure meravigliosi premi finali. Tutti i dettagli sul sito www.giropizzaschaer.it!

 

Fonte: http://blog.schaer.com/it/approfondimenti/tre-ricette-alternative-per-la-pizza-naturalmente-prive-glutine.html

 

12 Lug 2018

In attesa delle meritate ferie, come prevenire le odiose borse sotto gli occhi

Stanchezza, spossatezza, voglia di sdraiarsi al sole senza pensare al lavoro, alla scuola dei bimbi. Le meritate ferie all’orizzonte ma ancora qualche giorno di lavoro.

Una zona del nostro viso particolarmente delicata e sensibile che risente facilmente, anche in giovane età, di alcuni precoci cambiamenti è il contorno occhi.

Il contorno occhi è davvero una zona fragile e sottile, sviluppa facilmente pigmentazioni, rughe, comparsa di occhiaie e di borse.

Purtroppo le borse sono un inestetismo molto comune, sia per le donne che per gli uomini, e possono manifestarsi anche in diverse fasce di età.

COSA SONO LE BORSE E QUALI SONO LE PRINCIPALI CAUSE FISIOLOGICHE

Le borse sotto gli occhi, scientificamente definite dermatocalasi, sono un eccesso di pelle localizzato nella zona sotto oculare.

Il fisiologico processo dell’invecchiamento cutaneo comporta innumerevoli cambiamenti del nostro aspetto. Comparsa di rughe dovute alla diminuzione della sintesi di fibre di collagene ed elastina, disidratazione, perdita di tono ed elasticità, assottigliamento della pelle, perdita di luminosità.

La causa principale della comparsa delle borse è sicuramente l’invecchiamento che determina una diminuzione del tono anche nella zona perioculare con un conseguente rilassamento. La zona del contorno occhi è così sottile e priva di collagene ed elastina che facilmente tende al cedimento.

Spesso però le borse possono essere dovute dalla ritenzione e dal ristagno dei liquidi nella zona inferiore della palpebra. Anche la fragilità capillare che aumenta con gli sbalzi termici (passaggio dal caldo al freddo e viceversa) può contribuire alla rottura dei capillari stessi che conseguentemente possono determinare la comparsa delle borse.

 

PER SAPERNE DI PIU’

Oltre alle cause fisiologiche precedentemente elencate, sono innumerevoli i fattori esogeni che possono contribuire al peggioramento della zona del contorno occhi.

 

Lo stress, un scorretto stile di vita contribuisce spesso a non riposare in maniera sufficiente. Infatti, i soggetti che soffrono di disturbi del sonno molto spesso al mattino si risvegliano con le borse sotto gli occhi. Durante la notte il ristagno dei liquidi è maggiore e per questo motivo il nostro sguardo al mattino appare appesantito e gonfio.

 

Alimentazione povera di sale e ricca in vitamine e antiossidanti (frutta e verdura) aiuterà sicuramente a favorire la circolazione diminuendo la ritenzione idrica. L’assunzione di fumo e alcool per lo stesso motivo sopra elencato è sicuramente sconsigliata. Entrambi causano vasodilatazione, provocano danni alla pelle in generale e al nostro intero organismo. E’ risaputo che le donne in gravidanza a causa degli sbalzi ormonali riescono a dormire di meno e anche male, sono tutte soggette ad una maggiore ritenzione idrica e pertanto tendono con più facilità ad essere predisposte alla formazione di borse ed occhiaie.

 

PREVENIRE E COMBATTERE LE BORSE

RIMEDI NATURALI

 

Per eliminare il gonfiore spesso è consigliato applicare sugli occhi dei cubetti di ghiaccio oppure delle fette di cetrioli o patate tagliati a fette.

Bere molta acqua per drenare.

Assumere alimenti ricchi in vitamine e antiossidanti.

Massaggiare la zona perioculare per facilitare il drenaggio e stimolare la circolazione.

Condurre una vita regolare.

MIAMO CONSIGLIA

Applicare una piccola quantità di prodotto sul dito e picchiettare delicatamente il contorno occhi Advanced eye cream mattina e sera.

 

Fonte:  https://www.miamo.com/come-prevenire-e-trattare-le-borse-sotto-gli-occhi/