31 Gen 2019

Maschere viso, quali scegliere? I consigli di Miamo e Farmacie Palomba

Chi non ha mai applicato sul proprio viso una maschera? Purificante, astringente, illuminante, idratante, anti-age, detossinante: di maschere ne esistono davvero di tutti i tipi, per tutte le esigenze e con tante modalità di applicazione.

Scegliere la maschera adatta alle proprie necessità è molto importante al fine di preservare la salute e la bellezza della propria pelle.

Le maschere viso sono ricche di principi attivi altamente funzionali, per questo motivo viene raccomandato l’uso di questo tipo si prodotto per intervenire su problematiche, ad esempio pelle acneica o produzione eccessiva di sebo, oppure su inestetismidella pelle, rossori e macchie. I risultati sono subito visibili: dopo i trattamenti la pelle risulta fresca, elastica e luminosa.

Tipologia di maschere

In commercio c’è un’ampia offerta di maschere viso e talvolta è difficile decidere quale acquistare e qual è la più indicata per il proprio tipo di pelle.

Vediamo quali sono le tipologie di maschere tra le quali possiamo scegliere e vediamo le differenze tra loro:

  • Clay Masks: con questo termine ci si riferisce alle maschere contenenti argille naturali. Vengono utilizzate principalmente per detergere in profondità asportando le impurità della pelle mentre si asciugano.
  • Peel-off Masks: contengono all’interno della formulazione un agente plasticizzante che determina, durante l’applicazione, la formazione di una pellicola filmante sul viso. Durante la rimozione della pellicola vengono eliminate le impurità della pelle.
  • Maschere in crema-gel (Leave on – Rinse off): ci si riferisce a maschere viso altamente nutrienti, idratanti e ristrutturanti. La formulazione di questa tipologia di maschera è arricchita da attivi funzionali di massima efficacia.
  • Warm-oil Masks: queste maschere solitamente si associano ad un trattamento termico per favorire la veicolazione degli attivi e migliorare il microcircolo.
  • Sheet Masks o Non- Woven Tissue Masks: maschere in cotone o altre tipologie di tessuti. Si appoggiano sul viso e lasciano in posa per qualche minuto. Aderiscono perfettamente alla pelle, sono imbevute di diversi attivi per rilassare e rivitalizzare la pelle.

Ingredienti e funzioni

Ogni maschera è indicata per una specifica tipologia di pelle, età e funzionalità pertanto, saper selezionare e comprendere gli ingredienti necessari al fine di raggiungere un valido risultato è davvero necessario:

  • ossido di zinco, zolfo, acido salicilico, argilla, thè verde: ingredienti funzionali ad azione astringente, antinfiammatoria, antibatterica, dermopurificanti. Adatti per il trattamento di pelli impure e a tendenza acneica.
  • aloe, pantenolo, miele, vitamina E: ingredienti lenitivi. Adatti per le pelli più sensibilizzate.
  • olii e burri vegetali: ingredienti nutrienti. Adatti a pelle secca.
  • acido ialuronico e collagene: ingredienti antiage. Adatti per pelli mature.
  • acido glicolico, acido mandelico, niacinamide: ingredienti esfolianti e schiarenti. Indicati per pelli inspessite e caratterizzate dalla presenza di discromie cutanee.

Frequenza e modalità d’uso

L’indicazione della frequenza di utilizzo di una maschera per il viso dipende naturalmente dalla sua:

  • tipologia
  • funzionalità
  • dall’aspetto e condizioni della pelle del proprio viso

Vediamo quando applicare le maschere che si trovano più comunemente sul mercato:

  • maschere purificanti e astringenti: di solito è consigliata l’applicazione di questo tipo di maschere almeno una volta a settimana
  • maschere illuminanti, anti-age e idratanti: possono essere applicate anche due/tre volte a settimana
  • maschere schiarenti ed esfolianti: con questo tipo di maschere è necessario valutare eventuali zone sensibilizzate ed evitare l’esposizione ai raggi solari. L’applicazione è consigliata almeno una volta a settimana

La modalità d’uso delle maschere è molto semplice, tuttavia ricordiamo che è necessario, prima di ogni applicazione, rimuovere accuratamente il make-up e detergere in profondità la pelle del viso.

Una volta effettuato questo passaggio, semplice quanto spesso sottovalutato, si applica la maschera e si attende il tempo necessario di posa.

Rimuovere la maschera delicatamente utilizzando solitamente acqua tiepida e aiutandosi con un panno delicato oppure con una spugnetta. Per completare il trattamento riequilibrare il film idrolipidico con prodotti idratanti.

Maschere Miamo

Le maschere Miamo sono integrate nei protocolli studiati per ognitipo di pelle e per ogni necessità specifica:

  • Cleansing Purifying Masque: è una maschera viso a base di Ossido di Zinco 5.0%, Zolfo 2.5% e Acido Salicilico 0.5% dalla consistenza piacevole e dalla facile applicabilità. Purifica intensamente attraverso le sue proprietà adsorbenti e microesfolianti, lasciando la pelle luminosa, lenita e sana. È particolarmente indicata al trattamento di pelle impura, grassa o mista. Miamo ne suggerisce l’uso in protocolli che trattano problematiche cutanee quali: comedoni, punti neri, macchie e arrossamenti cutanei.
  • Age Reverse Masque Epigenetic Formula: maschera notte multi-funzionale rivoluzionaria che sfrutta le proprietà epigenetiche dei suoi principi attivi per un’azione ristrutturante, detossificante, antiossidante ed anti-rughe. Indicata come trattamento anti-aging globale. Favorisce il rinnovamento cellulare, ridona elasticità, compattezza e luminosità alla pelle.

Prodotti correlati

  • AHA/BHA PURIFYING CLEANSER: detergente in gel oil-free in grado di rimuovere l’eccesso di sebo, le impurità e le cellule morte superficiali.
  • GENTLE ROSE CLEANSER: gel detergente delicato, adatto a tutti i tipi di pelle anche a quelle più sensibili. Lascia la pelle tonica e idratata.
  • SALICYLIC ACID EXFOLIATOR 2%: esfoliante viso/corpo a base di Acido Salicilico al 2% che aiuta ad eliminare le impurità e riduce la produzione di sebo.
  • GLYCOLIC ACID EXFOLIATOR 3.8%: esfoliante contenente Acido Glicolico 3.8%, che aiuta a rimuovere le cellule morte e le impurità presenti sulla superficie dell’epidermide e contemporaneamente stimola il turnover cellulare.
  • VITAMIN C ACTION+ SERUM: siero concentrato alla Vitamina C stabilizzata al 15%. Ha azione antirughe, schiarente e antiossidante. Protegge la pelle dai danni solari e dai radicali liberi, è raccomandato l’uso per il stimolare la sintesi del collagene e per il trattamento delle macchie cutanee. Dopo l’applicazione la pelle risulta luminosa.
  • COLLAGEN AMPLIFER SERUM: siero ai peptidi velocemente assimilabili dalla pelle. È un efficace antirughe rinnovatore e rassodante, può essere usato anche nel trattamento di cicatrici atrofiche. Restituisce elasticità e compattezza.
  • ESSENTIAL LIPIDS SERUM: siero concentrato di lipidi naturali, aiuta a ridurre le rughe di disidratazione, ripara la barriera cutanea, idrata intensamente ricreando il film idrolipidico fisiologico, può essere usato anche come caudivante per il trattamento di couperose e dermatiti. La pelle appare idratata, ristrutturata e morbida.
  • GF5-GLUTATHIONE REJUVENANTING SERUM: siero antirughe, antiossidante. Uniforma il colorito del volto, contrasta i principali segni di invecchiamento, promuove il naturale processo di rinnovamento cellulare rendendo la pelle più giovane, compatta, luminosa ed elastica.

 

 

Fonte: https://www.miamo.com/come-scegliere-la-maschera-viso-piu-adatta-al-tuo-tipo-di-pelle/

09 Lug 2018

Estate in salute – Frutta e verdura, come quando e perchè

È tornata la bella stagione e le temperature più elevate fanno sì che il nostro corpo necessiti di maggiore idratazione ed energia. Frutta e verdura, che soprattutto in questo periodo sono particolarmente golosi, sono ricche di acqua e nutrienti che aiutano a reidratare il nostro fisico e ad attenuare il senso di stanchezza.

Non dimentichiamo, poi, che il caldo porta a consumare quasi esclusivamente pietanze e cibi freschi, che non richiedano cottura: un forno acceso in estate potrebbe diventare veramente insopportabile!

Via libera, quindi, a insalate e macedonie multicolore. Un esempio di menu estivo, vitaminico ed energizzante? Colazione con frutta fresca e yogurt, spuntino con un buon frullato, pranzo con insalata e cereali integrali, merenda con sorbetto o spiedini di frutta, cena con proteine e verdure crude in pinzimonio.

Il contenuto di vitamine, minerali ed antiossidanti dei vegetali di stagione favorisce, dunque, il benessere dell’organismo di grandi e piccini, aiutando a prevenire diversi tipi di disturbi. Ancora meglio se frutta e verdura sono fresche e non trattate chimicamente. Anche per questi motivi, cresce continuamente il numero di coloro che scelgono di creare un piccolo orto in giardino o, addirittura, sul terrazzo.

I vantaggi di un’alimentazione verde

Mangiare frutta e verdura crude è importante in quanto in cottura la maggior parte dei vegetali perde vitamine e minerali indispensabili. Un esempio su tutti: la vitamina C. Quest’ultima è una vitamina termolabile, cioè tende a diminuire progressivamente e a “morire” con il calore.

Inoltre, i nutrizionisti consigliano di mangiare frutta e verdura con la buccia se possibile. La buccia è infatti ricchissima di nutrienti e, soprattutto, fibre, il cui corretto apporto può aiutare il transito intestinale.

Per non rinunciare a tutti questi benefici, è sufficiente consumare la frutta o la verdura preferite in sicurezza. E, per farlo, bastano davvero pochi e semplici gesti quotidiani.

Sai che l’acqua può non bastare?

I batteri sono microroganismi presenti ovunque: nella terra, nell’acqua, sul nostro corpo, sui nostri vestiti…

Non sempre però batterio significa malattia, alcuni microroganismi addirittura aiutano a combattere l’insorgere di infezioni e affezioni virali. Ma se il sistema immunitario non è sufficientemente maturo oppure è indebolito, i batteri possono costituire un problema. Per esempio, pensiamo ai neonati o agli anziani. Oppure, alle donne in stato di gravidanza.

Prima di mangiarle, frutta e verdura vanno lavate alla perfezione. A maggior ragione, se si consumano crude e con la buccia. I batteri infatti si trovano molto bene sulla superficie degli alimenti, dove possono prosperare e riprodursi alla velocità della luce. Può aumentare, così, rapidamente la carica batterica presente nell’alimento. È per questo che l’acqua può non bastare. Si consiglia quindi di disinfettare perfettamente i vegetali prima di consumarli crudi. E questo discorso vale anche per le insalate già pronte in busta, persino per i prodotti crudi che riportano la dicitura “lavato e pronto per il consumo”.

Cosa usare per disinfettare bene frutta e verdura?

Come abbiamo accennato, l’acqua elimina solo parzialmente batteri, funghi e virus presenti sulla superficie di frutta e verdura. Per la salute e il benessere di tutta la famiglia, si consiglia di ricorrere all’uso di prodotti specifici per la disinfezione di frutta e verdura.

Ed è altrettanto importante che si tratti di prodotti sicuri e anche comodi da utilizzare. La praticità, infatti, si rivela essenziale nella scelta del prodotto di disinfezione.

Come fare

Le soluzioni specifiche per la disinfezione di frutta e verdura riportano istruzioni ben precise, da seguire alla lettera. La prima cosa da sapere è che il prodotto disinfettante non si utilizza puro ma è necessario diluirlo in acqua.

Una volta ottenuta la soluzione diluita, vi si immergono frutta e verdura e si lascia agire 15 minuti (tempo standard). L’ultimo step, infine, prevede un abbondante risciacquo degli alimenti con acqua corrente prima del consumo.

I nutrizionisti concordano, e la gola esulta: mangiare frutta e verdura di stagione è indispensabile per stare bene e reidratarsi, soprattutto quando inizia l’estate. Farlo in sicurezza, eliminando microrganismi potenzialmente dannosi, è semplicissimo e rapido. Un facile gesto per la salute e il benessere di tutta la famiglia.

 

 

Fonte: https://www.donnamoderna.com/storie/e-estate-frutta-e-verdura-tornano-protagonisti-ecco-i-consigli-per-mangiarle-in-sicurezza

28 Giu 2018

Salute e viaggi…i consigli per le ferie

Estate, tempo di viaggi e relax, ma senza mai abbassare la guardia! La stagione estiva è ormai alle porte e la maggior parte degli italiani ha già prenotato le proprie vacanze. È proprio in questi mesi che aumenta l’esposizione ad alcune minacce per la salute, quindi prima di preparare i bagagli è importante informarsi bene sui rischi infettivi che possono essere presenti nei luoghi di destinazione. A questo proposito l’Istituto Pasteur Italia ricorda che proteggersi è facile e fornisce dei consigli utili a tutti i viaggiatori per vivere in totale sicurezza le vacanze e, nel caso delle malattie infettive, limitare il diffondersi di agenti patogeni.

Con oltre un terzo della popolazione in vacanza, è proprio nella stagione estiva che si concentra il 41,3 % dei viaggi degli italiani[1]. Se lo scorso anno solo il 19% dei nostri connazionali ha scelto una meta estera, per l’estate 2018 sembra crescere la voglia di scoprire mete poco conosciute, come il Sudafrica e la Russia centrale e orientale, ma anche di aree già care ai turisti del Bel Paese come il sud-est asiatico, dove primeggiano Indonesia, Vietnam, Thailandia e i Caraibi[2]. Sembra infatti che gli italiani prediligano esperienze autentiche, a contatto con la natura e la cultura dei luoghi, con un interesse spiccato per le tradizioni culinarie.

Presi dai preparativi, si è ingenuamente soliti pensare che i malanni appartengano solo alla stagione invernale, ma in realtà anche la tanto agognata estate porta con sé numerose insidie. Le alte temperature, l’aumento del numero di persone che si spostano da un Paese all’altro e i cambiamenti di abitudini sono fattori che favoriscono la diffusione di agenti patogeni e viaggiare impreparati, in particolar modo in Paesi con condizioni igienico-sanitarie profondamente diverse dalle nostre, significa mettere a rischio non solo la propria salute, ma anche quella degli altri. Una minaccia concreta per la “Health for all” (salute per tutti), campagna dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la promozione della copertura sanitaria universale per tutti e dovunque e “missione” condivisa dalla Rete Internazionale dei 33 Istituti Pasteur in tutto il mondo. I viaggiatori hanno dunque delle importanti responsabilità e dovrebbero pianificare un viaggio sicuro e sano, per essere in grado di prevenire o, tutt’al più, essere preparati a gestire e trattare possibili malattie contratte durante il viaggio.

Prima di mettersi in viaggio è di massima importanza conoscere le caratteristiche del Paese ospitante e rivolgersi al proprio medico o alle strutture sanitarie preposte alla prevenzione delle malattie dei viaggiatori, che forniranno tutte le indicazioni e proporranno un piano di vaccinazione e/o profilassi personalizzato tenendo conto di destinazione, programma di viaggio, stato di salute e trascorso vaccinale di ogni persona. Bisogna innanzitutto assicurarsi che il nostro sistema immunitario sia pronto ad affrontare eventuali incontri indesiderati con agenti infettivi patogeni. Oltre alle vaccinazioni di routine richieste o consigliate dal nostro Servizio Sanitario Nazionale (difterite, tetano, pertosse, polio, meningite ed epatite B), potremmo avere bisogno di vaccinazioni specifiche e/o di una profilassi farmacologica preventiva in base alla meta scelta” – ha dichiarato Angela Santoni, Direttore Scientifico dell’Istituto Pasteur Italia.

A tutti i viaggiatori del Bel Paese l’Istituto Pasteur Italia ricorda l’importanza della vaccinazione, il più efficace metodo preventivo, che protegge da rischi infettivi gravi e potenzialmente mortali, solitamente trasmessi da cibo, bevande e punture d’insetto e fornisce un valido aiuto nel conoscere meglio le malattie presenti nelle principali mete turistiche.

Per approfondire http://www.meteoweb.eu/2018/06/estate-viaggi-prevenzione-consigli-partire-vacanze/1112252/#ftvCS5Lj4LT5ZJeD.99

13 Giu 2018

Welcome Summer. I consigli per una corretta alimentazione

Sul portale del Ministero della salute sono scaricabili diverse brochure e opuscoli rivolti alla popolazione in generale, ai Medici di medicina generale, agli operatori sanitari di istituti di ricovero per anziani e opuscoli rivolti alle badanti, tradotti in sei lingue (inglese, francese, spagnolo, rumeno, russo e polacco). Il Piano nazionale di prevenzione per ondate di calore, gestito e coordinato dalla Direzione Generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute, con il supporto tecnico del CCM, rappresenta attualmente l’unico esempio concreto in sanità pubblica di strategia di adattamento per eventi climatici.

Ecco infine dieci preziosi consigli per un’alimentazione corretta e sicura in estate, un periodo accompagnato da maggior tempo libero, con abitudini alimentari diverse rispetto al resto dell’anno: maggior numero di pasti fuori casa, scarsa attenzione agli apporti nutrizionali, minori formalità.  Bere e mangiare correttamente contribuisce ad affrontare l’afa e a ridurre i rischi per la salute dovuti alle ondate di calore, in particolare la disidratazione. Quando fa molto caldo i bambini, le donne in gravidanza e gli anziani possono soffrire di più e essere più esposti al rischio di disidratazione.

  1. Bere almeno due litri (otto bicchieri) di acqua al giorno. In estate si perdono minerali con l’aumento della sudorazione e della traspirazione. Per gli anziani è particolarmente importante bere, indipendentemente dallo stimolo della sete. I bambini devono bere di più. Moderare il consumo di bevande con zuccheri aggiunti. Limitare il consumo di bevande moderatamente alcoliche come vino e birra. Evitare le bevande ad alto contenuto di alcol.
  2. Rispettare quotidianamente il numero e gli orari dei pasti, soprattutto la prima colazione, che deve essere privilegiata rispetto agli altri pasti. La prima colazione è il pasto più importante della giornata, arriva dopo il periodo di digiuno più lungo nell’arco delle 24 ore e fornisce il “carburante” per tutta la giornata. Non consumare un’adeguata prima colazione, inoltre, predispone ad una maggiore assunzione di calorie nelle ore successive.
  3. Aumentare il consumo di frutta e verdura di stagione e yogurt. Mangiare frutta e verdure fresche di stagione (400 g almeno al giorno, OMS). Preferire lo yogurt senza zuccheri aggiunti. Insieme alla frutta, può diventare un ottimo spuntino. Non trascurare la frutta secca (mandorle, noci ecc), ricca di grassi “buoni”, minerali e fibre, ma non esagerare, perché apporta calorie.
  4. Preparare i piatti con fantasia, variando gli alimenti anche nei colori. Il colore degli alimenti è dato dalle sostanze ad azione antiossidante (vitamine, polifenoli ecc): più si variano i colori, più completa è la loro assunzione.
  5. Moderare il consumo di piatti elaborati e ricchi di grassi. Con il caldo, l’organismo consuma meno energia. È consigliabile, quindi, moderare l’apporto calorico, preferendo una cottura in grado di mantenere inalterato l’apporto di minerali e vitamine, diminuendo anche la quantità di sale da aggiungere durante la preparazione. Condire con olio d’oliva a crudo.
  6. Privilegiare cibi freschi, facilmente digeribili e ricchi in acqua e completare il pasto con la frutta. Questa regola va seguita in particolare quando si consuma il pranzo “al sacco”, non esagerando con gli spuntini salati o zuccherati.
  7. Consumare un gelato o un frullato può essere un’alternativa al pasto di metà giornata. Il gelato o il frullato al latte che sostituiscono il pasto vanno inquadrati nell’ambito dell’apporto nutrizionale giornaliero.
  8. Evitare pasti completi con primo, secondo e contorno quando, durante soggiorni in albergo o in viaggio, è più facile che si consumi al ristorante sia il pranzo che la cena. Optare in una delle due occasioni per piatti unici bilanciati che possono fornire i nutrienti di un intero pasto. Alcuni degli abbinamenti possibili sono pasta con legumi e/o verdure, carne/pesce/uova con verdure.
  9. Consumare poco sale e preferire sale iodato. La carenza di iodio è ancora un problema: la tiroide condiziona molte funzioni dell’organismo ed ha bisogno del giusto introito giornaliero, garantito dal consumo di soli 5 g di sale iodato. Per gli ipertesi può essere utile consumare sale iposodico o asodico.
  10. Rispettare le modalità di conservazione degli alimenti. Mantenere la catena del freddo per gli alimenti che lo richiedono (borsa termica per il pic-nic). Ricordare che cibi conservati a lungo in frigorifero rischiano un peggioramento nutrizionale e/o una contaminazione da microrganismi.
30 Mag 2018

5 cose da sapere sui raggi UV e il loro effetto sulla pelle

UVA E UVB

I raggi UVA rappresentano circa il 95% dei raggi UV che raggiungono il nostro corpo, mentre il restante 5% è rappresentato dagli UVB[1]. Mentre i raggi UVA sono presenti durante tutto il corso dell’anno, gli UVB sono più forti in estate. Morale della favola? Scegli sempre un solare che agisce per contrastare entrambi i tipi di raggi UV: un alto indice SPF per proteggere la pelle dagli UVB e un forte indice PPD per proteggerla contro gli UVA.

2. Possono penetrare attraverso il vetro

I raggi UVA possono attraversare le superfici di vetro, quindi se utilizzi spesso i mezzi di trasporto pubblico devi sapere che i finestrini di bus e treni non ti proteggono dagli effetti dannosi del sole. Gli UVA sono i principali corresponsabili della progressiva comparsa dei segni di invecchiamento visibile, con oltre l’80% di questi che raggiungono l’epidermide[2]. Inoltre, a differenza degli UVB, che tendono a causare rossori e macchie da sole dopo solo poche ore di esposizione al sole, gli effetti a breve termine dei raggi UVA sulla pelle sono praticamente invisibili a occhio nudo[3].

Possono colpire la tua pelle con un’intensità differente

Se pensi di doverti preoccupare dei raggi UV solo quando ti trovi in spiaggia in estate, devi sapere non solo che l’altitudine aumenta l’intensità dei raggi solari – per esempio, a 1.500 m l’intensità dei raggi UV aumenta del 20% – ma anche che la neve può riflettere fino al 95% dei raggi UV. Risultato? La tua pelle può subire quasi il doppio dei danni durante una vacanza sulla neve[4].

Nemmeno le nuvole possono fermarli

Sebbene la luce del sole sia composta per il 56% da raggi ultravioletti, per il 39% da luce visibile e solo per il 5% da raggi UV, nemmeno il cielo nuvoloso può proteggerci dai danni provocati da questi ultimi. Anche quando sono più dense, le nuvole sono in grado di fermare solo il 70% dei raggi UVA e UVB, impedendogli di raggiungere la superficie terrestre[5]. Questo perché è fondamentale proteggere la tua pelle qualunque sia la condizione climatica.

Ci colpiscono soprattutto durante l’infanzia

Molti genitori dimenticano di applicare la protezione solare sulla pelle dei loro bambini quando sono all’aria aperta, cosa preoccupante se consideriamo che fino al 50% dei danni causati dai raggi UV si verificano prima dei 19 anni[6]. La pelle dei bambini è più sottile di quella degli adulti, per questo è fondamentale seguire alcune importanti indicazioni per proteggere i piccoli dal sole ancora prima di andare in vacanza.

Fonte: https://www.vichy.it/vichy-mag/5-cose-da-sapere-sui-raggi-uv-e-il-loro-effetto-sulla-pelle/vmag62729.aspx

 

28 Mar 2018

Dieci regole d’oro per smaltire le calorie pasquali

Pasqua e Pasquetta: son bastati due giorni di pranzi, cene e pic-nic con famigliari e amici per farti mettere su almeno un paio di chili di troppo. Non è una tragedia, le feste sono fatte anche per qualche sgarro alla regola, a condizione però che rientri presto nel tuo peso forma riprendendo le sane abitudini alimentari e un corretto stile di vita. Per esempio seguendo queste 10 semplici regole.

1. Fai colazione. Anche se saltarla ti sembra il modo migliore per ridurre il numero di calorie giornaliere, è vero proprio il contrario: fare una colazione ricca di fibre, per esempio con frutta, yogurt, cereali, aiuta a mantenere costante il metabolismo, ovvero il potere brucia-grassi del tuo corpo, e soprattutto a evitare di svaligiare la macchinetta degli snack a metà mattina.

2. Fai degli spuntini. A metà mattina come a metà pomeriggio: è il modo migliore per arrivare a pranzo e cena senza il ‘buco nello stomaco’ e quindi riducendo il rischio di abbuffarti. Cosa mangiare? Frutta di stagione, frutta in guscio, barrette di cereali, yogurt, spremute: tutti alimenti ricchi di fibre che mantengono costante la glicemia.

3. Evita grassi saturi e zuccheri raffinati. I grassi saturi (li trovi nelle carni grasse, nel burro, nella panna, nei formaggi stagionati) e gli zuccheri raffinati (caramelle, dolci industriali, bibite gassate) sono i peggiori nemici del tuo peso forma. Questi li puoi eliminare drasticamente e senza rimpianti.

4. Elimina gli aperitivi. Forse non ci hai mai pensato, ma l’alcol contiene 7 Kcal per grammo, ed è un ‘alimento’ decisamente ipercalorico. Se ci sono delle calorie da tagliare nel corso di una giornata, queste sono senza dubbio le prime. Diverso il discorso per il vino: un bicchiere a pasto è un ottio apporto di antiossidanti, benefici per la tua salute.

5. Cammina. Prima ancora di iscriverti in palestra, sfrutta le occasioni quotidiante per camminare: un’ora a passo normale brucia circa 360 calorie. Lo puoi fare per andare e tornare dal lavoro, magari fermandoti con l’auto a debita distanza o scendendo qualche fermata prima dai mezzi pubblici. Oppure puoi fare una lunga passeggiata serale con il cane: le occasioni nel corso di una giornata non mancano di certo.

6. Fai le scale. In fondo cos’è lo step se non fare le scale? Un’ora di esercizio in palestra brucia qualcosa come 800 calorie, una quantità alla quale ti puoi avvicinare semplicemente evitando di prendere l’ascensore ogni volta che puoi.

7. Fai pesi. Se sei già iscritto in un centro fitness questo è il momento di darci dentro con i pesi: secondo recenti studi gli allenamenti con manubri, sbarre e palle mediche sono in grado di mettere una marcia in più al tuo metabolismo fino a due giorni dopo che hai finito di allenarti. E il metabolismo che lavora son tutti grassi che bruci anche mentre ti riposi.

8. Vai a letto presto. Secondo alcune ricerche, perdere ore di sonno farebbe scattare alcuni meccanismi ormonali che hanno a che fare con l’appetito. Hai presente lo spuntino di mezzanotte davanti alla TV? Andare a letto per tempo evita sicuramente quel surplus inutile di calorie.

9. Vai a ballare. Se invece siete degli inguaribili nottambuli, uscite e andare a ballare: un’ora di balli più o meno sfrenati brucia fino a 800 calorie, più o meno come una seduta di step o un’ora in sella a una bicicletta o una cyclette. L’importante è non vanificare il divertimento con i drink (vedi punto 4).

10. Bevi almeno due litri d’acqua al giorno. Questo lo puoi fare a ogni ora del giorno e della notte: l’acqua non serve solo a far funzionare tutti i meccanismi del tuo organismo (fatto questo che dovrebbe convincerti da solo a non dimenticarti di bere acqua regolarmente) ma è in grado anche di aumentare il senso di sazietà, tenendoti lontano dai cibi ‘inutili’.

 

Fonte: https://www.panorama.it/sport/fitness/pasqua-dieta-peso/

28 Mar 2018

Pasqua. I consigli per un pranzo in salute

Ebbene si, anche con i pranzi di Pasqua e Pasquetta ci si può sentire bene, senza esagerare.

Colomba, uova di cioccolata, carni e primi piatti elaborati: come vuole la tradizione, il pranzo di Pasqua e Pasquetta è un tripudio di sapori e di pietanze per festeggiare in compagnia di parenti e amici. Spesso, però, il menù prevede pasti abbondanti e ricchi di grassi e a risentirne sono soprattutto stomaco e intestino, senza considerare che mettono a dura prova anche la forma fisica.

Acidità, pesantezza di stomaco e cattiva digestione sono i disturbi più frequenti. Attenzione, dunque, a non esagerare. Mangiare bene e con gusto, assaporando i sapori della tradizione, non significa necessariamente strafare. Anche digiunare dopo le grandi abbuffate, complici i sensi di colpa, può essere molto pericoloso per la salute: grandi mangiate alternate a drastiche riduzioni dell’apporto calorico sottopongono a stress il nostro apparato gastrointestinale.

La parola d’ordine è, dunque, “equilibrio”. Con moderazione e senza troppe rinunce, è possibile godere dei piaceri della tavola e delle delizie pasquali.

I consigli di Assosalute per festeggiare la Pasqua

Per l’occasione Assosalute – Associazione Nazionale Farmaci di Automedicazione – ha diffuso 10 consigli utili per festeggiare in compagnia senza cattive sorprese per stomaco e intestino.

  1. Mai esagerare con le quantità: se ci si sente sazi, sarebbe bene evitare ulteriori tentazioni come dolci e frutta, soprattutto se il pasto è stato molto abbondante.
  2. Non consumare i pasti troppo velocemente: mangiare con velocità può essere causa di gonfiore e aerofagia. Al contrario, invece, masticare bene favorisce la digestione.
  3. No al sale in eccesso: troppo sale, si sa, è sconsigliato in un corretto regime alimentare in quanto può causare un  un aumento della pressione Inoltre, rende più difficile il processo digestivo.
  4. Non eccedere con gli alcolici: un bicchiere di vino fa bene alla salute. Quello rosso in particolar modo, grazie alle sue proprietà, agisce sul sistema cardiocircolatorio e lo protegge. L’importante però è non esagerare con il consumo. Troppo alcol, specie se durante un pranzo abbondante come quello delle festività pasquali, può favorire bruciore di stomaco e reflusso acido.
  5. Occhio ai condimenti: si consiglia di evitare condimenti come la panna, besciamella e burro che appesantiscono lo stomaco e rendono i cibi particolarmente ricchi di grassi. L’ideale è preparare salse e sughi usando meno condimento, magari sostituendo la panna con la ricotta o lo yogurt e utilizzando alimenti più sani come pesce e verdure.
  6. Non mangiare troppi fritti: l’eccessivo introito di alimenti fritti sottopone il corpo a uno sforzo eccessivo e aumenta la produzione dei radicali liberi , tra i principali responsabili dell’invecchiamento e delle tossine che si accumulano nell’intestino. Il risultato? Meteorismo, costipazione e talvolta diarrea, con sovraccarico del fegato.
  7. Limitare i cibi piccanti: le spezie possono essere un prezioso complemento nutritivo che, oltre a dare più gusto ai cibi, presentano numerose proprietà benefiche e terapeutiche. Come per tutte le cose, però, l’eccesso diventa dannoso. Nelle persone soggette a disturbi come la sindrome del colon irritabile, il consumo in grandi quantità di pepe e peperoncino può aumentare il rischio di problemi all’apparato gastrointestinale.
  8. Non bere troppo caffè: la caffeina può incidere in maniera negativa sulla pressione arteriosa oltre che favorire il reflusso acido, soprattutto dopo un ricco pranzo. È preferibile, dunque, sostituire il caffè con tisane e infusi che favoriscono la digestione.
  9. Scegli il cioccolato fondente: a Pasqua non possono certamente mancare in tavola colombe e uova di cioccolata. Attenzione, però, alle calorie. Meglio concedersi solo una fetta sottile di colomba mentre, per quanto riguarda il cioccolato, si consiglia di scegliere soprattutto quello fondente, che fa bene all’umore e svolge un’importante azione antiossidante.
  10. Fare attività fisica: una semplice passeggiata, anche in bicicletta, dopo pranzo favorisce la digestione e aiuta a consumare le calorie assunte in eccesso. Fare un po’ di sana attività fisica resta l’arma migliore per ritrovare il benessere quotidiano.

 

Fonte: https://www.paginemediche.it/benessere/alimentazione-e-dieta/i-consigli-per-una-pasqua-in-salute

20 Set 2017

In ufficio alzatevi dalla sedia almeno ogni mezz’ora

C’e più a lungo suggerito dalla scienza: alzarsi dalla sedia almeno ogni mezz’ora (purché, beninteso, la destinazione non sia ogni volta il frigorifero). Lo suggerisce uno studio pubblicato su Annals of Internal Medicine da otto ricercatori in medicina di sei diverse università statunitensi, che ha misurato per una settimana – tramite accelerometri fissati alla cintura – l’attività fisica di 7.985 soggetti over 45, verificandone, dopo quattro anni, il tasso di mortalità e mettendolo in relazione con la propensione al movimento. Risultato: sia la somma totale di ore da seduti che la scarsità di interruzioni risultano associate a maggiori probabilità di un decesso prematuro.

“Gli individui che rimangono seduti per meno di 30 minuti di seguito, hanno un rischio di morte inferiore a chi siede più a lungo – spiega Keith Diaz, ricercatore in cardiologia alla Columbia University e autore principale dello studio. – In particolare chi, per almeno due terzi del suo tempo in ufficio, si alza ogni mezz’ora ha un rischio di morte del 55% inferiore a chi si alza con meno frequenza. Il momento in cui il rischio di morte inizia a salire con più decisione è intorno ai 10 minuti, quindi chi avesse la possibilità di alzarsi ogni dieci minuti senza troppi danni alla produttività potrebbe in teoria ottenere il massimo beneficio”.

Fonte:
http://www.repubblica.it/salute/forma-e-bellezza/2017/09/19/news/in_ufficio_alzatevi_dalla_sediaalmeno_ogni_ezz_ora-175896823/